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Cos’hai bisogno di sapere sul colesterolo

Il colesterolo e le lipoproteine circolanti sono tra gli argomenti più controversi di tutta la scienza medica. Per prima cosa bisogna fare una distinzione tra colesterolo alimentare e colesterolo nella circolazione sanguigna. Una volta per tutte: il colesterolo presente nelle uova o in una bistecca influenza minimamente i livelli di colesterolo circolante.

Quello che misuriamo nel sangue - che ci preoccupa tanto quando è accompagnato da un asterisco - è il colesterolo derivato dalla sintesi endogena. Sì, il nostro fegato produce colesterolo ma questo non vuol dire che uno dei nostri organi stia tentando di ucciderci. Tenendo questi concetti bene a mente puoi smettere di concentrarti sulla quantità di colesterolo riportata nelle etichette degli alimenti, piuttosto guarda la composizione totale e la quantità dei grassi e dei carboidrati. Un alimento “senza grassi aggiunti” potenzialmente causa un incremento maggiore della sintesi endogena di colesterolo rispetto ad alimenti ricchi di grassi come le uova o l’avocado.

Oltre il colesterolo

Quando un medico che si occupa di prevenzione si approccia ai valori di colesterolo circolante in realtà sta integrando questi dati con gli altri in suo possesso al fine di stimare correttamente il rischio cardiovascolare di un individuo. La lotta sterile al colesterolo provoca solo l’allontanamento dal reale obiettivo e la prescrizione di terapie spesso non necessarie. Quante persone assumono una statina solo perché i livelli di colesterolo totale sono superiori a 200 mg/dL? Se fate parte di questa categoria chiedete al vostro medico se ha calcolato il vostro rischio di infarto a 10 anni perché la prescrizione dovrebbe basarsi unicamente su questo dato. Chiedetegli anche se ricorda che in prevenzione primaria la maggior parte delle persone necessita di una terapia solo dopo un’adeguata prescrizione nutrizionale e dell’esercizio fisico.

Quando chiedete un consiglio sull’alimentazione da seguire, molti medici vi risponderanno che il cibo è fondamentale per prevenire l'infarto. Hanno ragione, infatti la modificazione della dieta rappresenta un intervento potente perché esercita effetti positivi su tutto l’organismo. Se però chiedete in maniera specifica quali alimenti evitare e cosa mangiare, nella maggior parte dei casi vi sarà detto di evitare alimenti contenenti colesterolo e grassi.

Mangiare grassi non ti rende grasso

La scienza ha finalmente scagionato questa categoria, dando via libera anche al consumo di grassi saturi. Uova e burro di qualità fanno parte di un’alimentazione in grado di apportare numerosi benefici. Chi consuma giornalmente questi alimenti è tra le persone con l’aspettativa di vita più alta. Chi in passato si è concentrato sulla riduzione di questi nutrienti ha invece utilizzato in sostituzione carboidrati raffinati e oli vegetali, ritenuti i reali responsabili dell’epidemia di obesità, diabete e malattie cardiovascolari. Circa il 30% delle calorie totali dovrebbe provenire da grassi alimentari: avocado, cioccolato, uova, formaggio da latte crudo, yogurt, pesce, olio EVO, frutta secca e semi.

Promemoria

  1. I macronutrienti più frequentemente correlati con l'aumento di colesterolo sono i carboidrati, non i grassi

  2. Gli esami di laboratorio standard (colesterolo totale, HDL, LDL) non rappresentano marker accurati se non integrati con valutazioni più approfondite come colesterolo ossidato, apoB, parametri infiammatori etc.

  3. Il colesterolo è solo uno dei fattori e va considerato all'interno della definizione del rischio cardiovascolare globale dell'individuo

  4. Indagare la presenza di terapie o patologie (per esempio ipotiroidismo e infiammazioni) che possono alterare la colesterolemia

  5. Considerare l'esecuzione di un test per la ricerca di calcio coronarico (calcium score), di gran lunga il miglior marker per la prevenzione cardiovascolare.

PS per approfondire scarica le guide:

Nutrizione per le malattie cardiovascolari

Tutto quello che devi sapere sul Calcium Score

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