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  • In molti casi è semplice decidere se un paziente necessita di un farmaco per ridurre i livelli di colesterolo. Non ho dubbi e prescrivo una statina se il paziente ha una cardiopatia già documentata, se il paziente è diabetico ad alto rischio o in caso di predisposizione genetica ad avere una elevata concentrazione di colesterolo nel sangue (ipercolesterolemia familiare). Queste sono le condizioni in cui l’approccio farmacologico rappresenta lo stato dell’arte e non solo perché riduce i valori fino a far scomparire l’asterisco dai vostri esami di laboratorio.

  • Il colesterolo e le lipoproteine circolanti sono tra gli argomenti più controversi di tutta la scienza medica. Per prima cosa bisogna fare una distinzione tra colesterolo alimentare e colesterolo nella circolazione sanguigna. Una volta per tutte: il colesterolo presente nelle uova o in una bistecca influenza minimamente i livelli di colesterolo circolante.

  • Conoscete Bob Harper? Prima di sentire la sua storia clinica, non lo conoscevo nemmeno io. Eppure in USA è una vera e propria celebrità: personal trainer dei VIP, autore ed ospite di numerosi programmi televisivi tra cui il reality “The Biggest Loser”, i cui concorrenti sono persone sovrappeso che vogliono rendere più sane le proprie vite.

  • L’aglio è una pianta erbacea perenne e rappresenta uno dei rimedi più antichi e diffusi della medicina popolare. Il suo utilizzo viene raccomandato frequentemente anche nel Papiro di Ebers, il più antico testo medico che ci sia pervenuto, risalente al 1500 a.c. D’altronde gli Egizi sono stati i più grandi consumatori di aglio nella storia ed attribuivano delle proprietà divine a questa pianta. Nell'Antica Grecia invece era un dopante naturale: gli atleti consumavano grandi quantità per migliorare la performance sportiva.